Non abbiamo notizie sui maestri che diressero la Banda negli anni compresi fra il 1798 e il 1850.
Secondo le notizie di Andrea Valentini (1) risulta che il Maestro della Società Filarmonica, attiva a Brescia nel 1851, era il Prof. Giovanni Papa, nato a Salò nel 1830 e morto a Brescia nel 1883. Famoso suonatore di tuba fu più volte chiamato al Teatro alla Scala di Milano e da varie orchestre che operavano in quel periodo. La sua notevole preparazione didattica e il suo insegnamento diedero risultati sorprendenti, se si considera che nell’anno 1853 la Società Filarmonica diede il suo primo concerto in pubblico.
A sostituire Giovanni Papa fu chiamato, successivamente, il Maestro Agostino Bonalda (2), nato a Genova nel 1823 e morto a Brescia nel 1900. Professore di oboe, entrò a far parte dell’orchestra del Teatro Grande nel 1847. Nel 1848 partecipò alle vicende belliche e dal 1849, licenziato dal servizio militare, si dedicò con particolare intelligenza all’istruzione di parecchie bande musicali della provincia. Fu inoltre un valido compositore e fra le sue opere è da ricordare, la sinfonia “La Battaglia di S. Martino e Solferino”, che venne eseguita con grande successo in Piazza del Duomo in occasione della Festa dello Statuto del 1863. Un cronista del tempo scriveva: “La Battaglia di S. Martino del valente nostro Bonalda trascinò all’entusiasmo; egli seppe ridurre l’armonia imitativa al massimo apice cui si possa giungere coll’arte”. Per iniziativa del Municipio di Milano, la sinfonia fu eseguita con grandissimo successo alla presenza del principe ereditario, successivamente venne eseguita a Verona, Venezia, Firenze, Palermo e in altre città d’Italia.
Nel 1859 la Società Filarmonica fu trasformata in Corpo di Musica Municipale e la direzione passò al Maestro Gaetano Tosi, che la diresse fino al 1883, anno della sua morte. Egli era nato a Carpenedolo nel 1830. Cresciuto in una famiglia in cui la musica era considerata un retaggio, inizio giovanissimo lo studio della musica e del corno assieme ai fratelli Antonio, Faustino e Orazio sotto la guida del padre Francesco, rinomato professore di quello strumento. Giovanissimo, prese parte agli eventi bellici del 1848, in seguito ai quali fu costretto all’esilio in Svizzera, dove visse dando lezioni di musica. Ritornato a Brescia nel 1854, si dedicò all’insegnamento di giovani strumentisti, che divennero poi la spina dorsale del Corpo di Musica Municipale. Fu anche buon compositore e lasciò oltre una cinquantina di pezzi originali per banda, che ebbero una notevole popolarità. Per rendersi conto della mole di lavoro che Gaetano Tosi svolse per la banda, è necessario ricordare che nel solo periodo che va dal 1880 al 1883 trascrisse per il complesso bandistico oltre trenta pezzi tratti da opere liriche, ballabili, operette ecc.. Colpito da grave malattia si spense il 14 febbraio 1883 all’età di soli 54 anni. La Sentinella di Brescia del 15 febbraio scriveva: “Gaetano Tosi lascia un’immensità di affetti e care memorie per il suo vivere integro e per quel suo carattere che personificava il disinteresse, la lealtà, l’onestà, l’amore alla patria, alla famiglia e al lavoro”.
Dopo la morte del Maestro Tosi la direzione della banda venne affidata al Maestro Guglielmo Forbek (1846 – 1926); nato a Parma, in quella città compì gli studi di clarinetto e di composizione. Partecipo giovanissimo alle battaglie di Custoza e Monzambano e successivamente divenne direttore della Banda del 32° Reggimento di Fanteria. Lasciata la vita Militare si trasferì a Brescia, dove nel 1878 sposò Domenica Filippini. Insegnò canto alla Regia Scuola Magistrale e divenne Maestro di Cappella della chiesa di S. Nazaro. Nel 1879 iniziò la sua attività didattica presso l’Istituto Musicale Venturi come insegnante di clarinetto e di teoria e solfeggio. Egli ricoprì questo incarico per ben 42 anni. Nel contempo svolse un’intensa attività come clarinettista e direttore di coro e d’orchestra. Nel 1881 diresse al Teatro Carcano di Milano la prima esecuzione dell’opera Cleopatra del musicista bresciano Vincenzo Sacchi. Nello stesso anno diresse al Teatro Guillaume di Brescia l’opera Tutti in maschera di Carlo Pedrotti e Napoli di Carnevale di De Giosa. La nomina del 1883 di Forbek alla direzione della Banda Municipale impresse al complesso musicale cittadino un nuovo impulso, che consentì di portare, in breve tempo, il gruppo strumentale ad un alto livello di perfezione artistica, mai raggiunto in passato, grazie anche ad una migliore scelta degli esecutori. Sotto la sua direzione la Banda partecipò al Concorso Internazionale di Bande Musicati di Cremona, dove vinse il 1° premio (1892). Il ritorno a Brescia fu trionfale e fu descritto dal giornale bresciano L’Indipendente del 25 settembre 1892 con queste parole: “Ieri sera il Corso del Teatro era affollatissimo e in tutti si scorgeva l’ansietà di sentir suonare quei pezzi che al gran Concorso di Cremona meritarono all’Egregio Maestro Forbek e all’intero corpo musicale un vero trionfo, il 1° premio con medaglia d’oro. La musica suonò quindi la Fantasia originale di Ponchielli (pezzo d’obbligo del Concorso) e l’ouverture Saul di Bazzini riscuotendo interminabili applausi. Questa pubblica dimostrazione della cittadinanza bresciana crediamo sia il premio più bello al quale ambisse il non mai abbastanza encomiabile Maestro Forbek ed i componenti la musica cittadina, onore e decoro della nostra città”. Altra clamorosa affermazione del nostro Corpo di Musica Municipale fu il premio riportato al II° Grande Concorso Internazionale di Musica di Torino, organizzato nel 1902 in occasione dell’Esposizione Universale, dove la Banda venne qualificata fra i migliori complessi europei conquistando i premi più ambiti, Il 14 luglio 1902 il Maestro Forbek presentò le sue dimissioni per potersi dedicare con più cura all’insegnamento.
Successore di Guglielmo Forbek fu nominato il Maestro Alessandro Peroni, nato nel 1874 a Moldavio di Pesaro e diplomatosi presso il Conservatorio di Pesaro. La permanenza a Brescia di Peroni durò dal 1902 al 1905; contemporaneamente alla carica di capobanda insegnò canto corale nelle scuole elementari e pianoforte e armonia presso l’Istituto Musicale Venturi. Il 13 novembre 1905 La Sentinella Bresciana riportò la notizia che il Maestro Peroni era stato eletto direttore dell’Istituto Musicale Gerolamo Frescobaldi di Ferrara. II Maestro Peroni rimase al Frescobaldi sino al 1910, dopo di che nel 1911 si trasferì a Pesaro dove, nel Liceo Rossini, insegnò armonia, composizione bandistica e pianoforte. Successivamente divenne direttore della Biblioteca dei corpi di musica presso la Casa Ricordi di Milano e assunse la carica di direttore dell’Istituto musicale di Cagliari. Durante questi anni di continui trasferimenti riuscì a comporre una Messa, pezzi per orchestra, madrigali a quattro e a cinque voci ed i lavori teatrali in un atto Il Maestro di Cavallara e La Beffa ovvero I Proci. Durante il periodo della pensione si trasferì a Milano per collaborare con la Casa Ricordi e dove morì nel 1964. A sostituire il Maestro Peroni venne convinto ad assumere nuovamente la direzione della Banda Guglielmo Forbek, ampiamente stimato negli ambienti musicali bresciani. La sua attività di Maestro della Banda Cittadina si concluse con le definitive dimissioni per raggiunti limiti di età nel 1909, raccogliendo i sentimenti di gratitudine della stampa e dei cittadini bresciani.
A sostituire il Maestro Forbek fu nominato il cremonese Oreste Riva (1860-1936), diplomato in violoncello e composizione al Conservatorio di Parma e direttore delle bande municipali di Verona prima e di Castagnaro (VR) successivamente. Buon compositore, Oreste Riva aveva prodotto la Suite Moresca per orchestra, Il giocattolo italiano, I Martiri di Belfiore, marce, suite e ballabili per banda. Inoltre compose 4 melodrammi, tra cui Il Narciso, rappresentato con grande successo al Teatro Ponchielli di Cremona il 10 Febbraio 1933. Per il suo debutto bresciano II Cittadino di Brescia scrisse: “Ieri sera con grandissima folla sul Corso Zanardelli la Musica Cittadina, rafforzata con nuovi elementi e sotto la direzione del Maestro Oreste Riva, ha dato il suo primo concerto. II successo è stato grande ed ogni pezzo ebbe un commento di ammirazione del pubblico, seguito da vivi applausi”. II Corpo di musica fu ricostruito dal Maestro Riva con quella larghezza di criteri che era stata per lungo tempo invano richiesta anche dal Maestro Forbek, cioè con elementi più numerosi (da 38 si passò a 46) e con l’aggiunta degli strumenti ormai adottati dalle musiche meglio organizzate (4 saxofoni, 2 claroni, timpani ecc.). Nel corso del 1921 Oreste Riva rassegno poi le sue dimissioni per contrasti con gli organi direttivi della Banda.
Dal 1922 al 1945 la Banda fu assorbita nel Dopolavoro Stabilimento Franchi-Gregorini .
Dopo la ricostituzione nel 1945, al termine della II Guerra Mondiale, il complesso fu affidato alla direzione del Maestro Bossini, che nonostante le difficoltà del periodo riuscì ad ottenere buoni risultati in campo musicale.
Dal 1960 al 1986 la Filarmonica “Isidoro Capitanio” passò sotto la direzione del Maestro Giovanni Ligasacchi. Il lavoro avviato dal Maestro Giovanni Ligasacchi è stato poi continuato dal 1987 al 2000 dal Maestro Arturo Andreoli che con professionalità e competenza ha consentito alla compagine bandistica di consolidare il livello artistico e di proporre un repertorio ispirato alla moderna concezione della banda sinfonica. Dal giugno 2000 la Banda Cittadina è diretta dal Maestro Sergio Negretti, e come condirettore il Maestro Giuliano Mariotti.
NOTE:
- A. Valentini, I musicisti bresciani ed il Teatro Grande, pag. 77.
- Ibidem, pag. 316.