Nel Regno d’Italia

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BRESCIA NEL REGNO D’ITALIA

Nel 1859, in seguito alla sconfitta di Magenta, le truppe austriache furono costrette a una disastrosa ritirata e il 17 giugno Vittorio Emanuele II entrò in Brescia acclamato dalla popolazione. Il 24 giugno si combatte a S. Martino e Solferino la più sanguinosa battaglia del Risorgimento, che pose fine, dopo 45 anni, alla dominazione austriaca. Il 17 marzo 1861 venne proclamata a Torino la costituzione del Regno d’Italia.

II 13 settembre del 1862 sul C orso del Teatro (ora Corso Zanardelli), si tenne un concerto con banda e coro diretto dal grande violinista e compositore bresciano Antonio Bazzini (1818 – 1897). Nella circostanza fu eseguito con grande successo l’Inno d’Italia appositamente composto dallo stesso Bazzini su testo di Antonio Gazzoletti (5).

In occasione della Festa dello Statuto il 6 giugno 1863, si organizzò un grande concerto con la partecipazione di tutte la bande presenti in città. II concerto fu eseguito in Piazza del Duomo e vi parteciparono la Banda della Guardia Naziona1e di Brescia diretta dal Maestro Gaetano Tosi, la Banda del Reggimento di Cavalleria diretta dal Maestro Veneziani, la Banda del 29° Reggimento di Fanteria diretta dal Maestro Del Lungo, la Banda del 30° Reggimento di Fanteria diretta dal Maestro Masani, la Banda del 71° Reggimento di Fanteria diretta dal Maestro Montanari. Il concerto si iniziò alle 19,30 e proseguì fino alla mezzanotte nella piazza illuminata a giorno e gremita da una folla strabocchevole. Il concerto si svolse con tutte le bande riunite che eseguirono il seguente programma:

  • Veneziani: I Lancieri di Firenze, marcia;
  • Tosi: Sinfonia originale;
  • Mercadante: La Vestale, fantasia dall’opera;
  • Del Lungo: Lo Statuto, valzer;
  • Meyerbeer: II Crociato in Egitto, fantasia dall’opera;
  • Bonalda: La Battaglia di S. Martino e Solferino poema descrittivo della battaglia
    • a – L’alba del 24 giugno 1859;
    • b – Sveglia e preghiera degli italiani;
    • c – Marcia e coro di vivandiere e soldati;
    • d – Fuoco degli avamposti e marcia degli zuavi a passo di corsa;
    • e – Allarme, fuoco di artiglieria, attacco;
    • f – Attacco alla baionetta, temporale e ritirata degli austriaci;
    • g – Lamenti dei feriti e ultimo attimo di vita di un eroe;
    • h – Assemblea e Inno nazionale francese;
    • i – Marcia trionfale;
  • Flotow: Marta, sinfonia;
  • Montanari: Carolina, polka;
  • Pacini: Saffo, finale;
  • Masani: Il fracasso, marcia.

Il concerto delle bande riunite ebbe un grande successo e fu ricordato per molti anni. Purtroppo l’esistenza della banda comportava anche notevoli difficoltà di ogni ordine. Nel mese di dicembre del 1864 il Municipio comunicò al direttore della Banda della Guardia Nazionale la proposta di ridurre, per problemi di bilancio, il contributo da L. 11.000 a L. 8.000 annue, raccomandando, nello stesso tempo, di ridurre il numero dei componenti della banda stessa. La risposta del direttore, Faustino Gazza, fu immediata e motivata: non era assolutamente possibile diminuire il contributo annuo e tanto meno il numero, già esiguo, dei musicanti.

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